È molto più che attenzionare l’ambiente, salvaguardare la natura e proteggere l’ecosistema: la Sharing Economy è una delle prerogative essenziali di una smart city.

Il significato letterale di Sharing Economy è economia della condivisione, che in un contesto più ampio indica la condivisione di beni e servizi, la collaborazione di persone o dipendenti di un’azienda, l’utilizzo di una tecnologia sempre più smart, sempre più intelligente, che faccia collegare il mondo reale con il mondo digitale, attraverso la creazione e l’utilizzo di APP, specifiche piattaforme e siti online.

Come si contestualizza un’economia di condivisione in una smart city?

Prima di tutto bisogna considerare l’aspetto culturale del concetto di Sharing Economy. L’idea di condivisione di idee e di oggetti nasce in seguito all’evoluzione e alla rivoluzione di abitudini e contesti sociali e logistici. Una smart city, diventa condivisa soprattutto quando sono rivoluzionate le abitudini mobilità con nuovi mezzi di spostamento e di consumo.

È il caso del fenomeno sempre più dilagante, soprattutto nelle grandi metropoli europee, del car e del bike sharing che stanno determinando la nuova smart mobility, un sistema innovativo in cui i vecchi mezzi di trasporto di proprietà vengono abbandonati per utilizzare un mezzo condiviso o noleggiato di volta in volta per una decina di minuti o poche ore.

Il car sharing ed il bike sharing, incoraggiano l’uso di mezzi “in comune” con l’obiettivo principale di diminuire,  in maniera consistente e visibile, il numero di veicoli inquinanti in circolazione, riducendo di conseguenza le emissioni di CO2.

La mobilità “smart” diventa non solo un modo “green” ed ecosostenibile di spostarsi, ma anche un metodo economico rispetto alle spese sostenute per una proprietà di un veicolo.

Da qui il grande “boom” degli ultimi anni ed il successo del car e bike sharing anche in Italia. Si pensi che da un’indagine condotta dall’Ansa, 1 italiano su 4 sceglie di utilizzare un’auto e una bici “comune”, portando la mobilità condivisa ad un +50% rispetto al 2015, in 5 anni si quintuplica l’offerta di auto e la diffusione delle bici rimane il top di scelta soprattutto nelle grandi città e metropoli europee oltre che italiane.

Le aziende testimoni del successo di una smart city, grazie al car sharing e al bike sharing, ed ancora oggi presenti, sono le realtà aziendali di vecchia data Enjoy e Car2Go (per il car sharing) e le società Mobike ed Ofo (per il bike sharing).

Queste aziende sono leader nel settore ed il loro successo si basa soprattutto sulla loro mission, che viene identificata sotto vari aspetti: tutela ambientale, condivisione di mezzi a prezzi modici e comodità negli spostamenti.

Smart city: gli aspetti essenziali per crescere

Una smart city, una città intelligente appunto, cresce e si sviluppa grazie alla promozione che essa stessa fa nell’utilizzo di mezzi elettrici condivisi, unendo la tecnologia automotive a quella dei social e app completamente dedicate ad una community eco-friendly.

In ultima analisi, si può affermare che la sharing mobility, con il car sharing ed il bike sharing, risulta avere anche un’interessante sbocco imprenditoriale e professionale. Il car sharing ed il bike sharing, si sono dimostrate, anche in Italia, realtà imprenditoriali e di business di grande successo, capaci di crescere tanto in termini di fatturato tanto da realizzare vere e proprie catene di franchising in tutto il mondo, si pensi alle catene asiatiche ad esempio.

Una smart city è anche questo: capacità di adattarsi a nuovi cambiamenti ed esigenze culturali e sociali, offrendo servizi innovativi, ecologici e ricavandone anche profitto.

È infatti molto comune che i servizi di bike sharing e car sharing siano offerti da aziende private che mettono a disposizione i propri mezzi mediante APP o web, offrendo così la possibilità di lasciare l’auto o la bici, dopo l’utilizzo, in diversi punti della città, distribuiti capillarmente, per poter essere poi facilmente prenotabili e utilizzabili da un altro utente.

Un servizio efficiente e ciclico, anche in questo caso, permette ad una città di diventare sempre più smart e green.

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