
Il mercato dei Big Data in Italia è in netto aumento.
Ma che cosa sono? Come funzionano ?
La varietà dei dati a disposizione oggi è vasta e costantemente in aumento, e la capacità di analizzare queste informazioni deve di conseguenza diventare più sofisticata e accurata.
Per le aziende moderne è fondamentale riconoscere il vero valore dei dati di cui dispongono.
Continua a leggere l’articolo per scoprire come i big data possono essere realmente utili per migliorare i servizi.
I big data: cosa sono
I Big Data, come in maniera molto semplice suggerisce il nome stesso, sono un enorme quantità di dati che contengono una grande varietà di informazioni.
Ciò che caratterizza i big data sono le 3V definite da Doug Laney, ovvero il volume, la velocità e la varietà.
Volume: sì parla di una grande quantità di dati. Le aziende ogni giorno vengono sommerse da informazioni provenienti da una miriade di fonti diverse, come ad esempio il web, sensori, transazioni finanziarie ecc. Per questo motivo, devono essere sviluppati nuovi software di elaborazione in grado di gestire e supportare la loro analisi.
Velocità: si intende la velocità di ricezione del dato. Ci sono alcuni software online che operano in tempo reale e richiedono un’elaborazione dati anch’essa in real-time. Tanto più i dati viaggiano velocemente, tanto più quindi devono essere gestiti tempestivamente.
Varietà: per varietà sì intendono i diversi tipi di dati disponibili.
I big data: come vengono utilizzati
Il mercato dei Big Data in Italia registra un netto aumento ogni anno.
Sono, infatti, sempre più i dati che le aziende possono avere a disposizione, gratuitamente, semplicemente raccogliendoli tra i propri clienti, o a pagamento, attraverso ricerche di mercato o grazie ai canali social.
Una volta raccolti questi dati, è necessario analizzarli. Per questo motivo, è nata una nuova figura professionale che è quella del big data analyst: per riuscire a sfruttare al meglio ogni dato ricevuto.
Grazie ai big data, le grandi aziende sono in grado di realizzare algoritmi sempre più sofisticati per suggerire prodotti correlati ai nostri ultimi acquisti o coerenti con le nostre scelte precedenti.
Assistiamo quindi a una vera e propria offerta di marketing personalizzata.
I Big Data sono molto utilizzati anche in altri settori, come ad esempio quello dell’automotive, della finanza, gaming e delle assicurazioni.
I big data: come migliorano le città
Un’altra interessante applicazione dei Big Data è nelle smart city.
Con i big data le città saranno più sicure e vivibili, infatti, grazie ad un’attenta analisi del traffico, delle infrastrutture, dei parcheggi, degli incidenti potrebbe migliorare la sicurezza e la vivibilità dei cittadini.
Ad esempio, ogni mezzo di trasporto può essere monitorato. Vuol dire individuare le aree e gli orari di massima congestione e i possibili percorsi alternativi. La risposta delle città potrebbe essere sia strategica che istantanea. L’analisi dei dati suggerirebbe la direzione che lo sviluppo urbanistico dovrebbe imboccare, indicherebbe il posizionamento migliore di fermate e stazioni, favorirebbe un funzionamento più efficace dei semafori e consiglierebbe quali linee pubbliche rafforzare e quali alleggerire.
Costruendo una “centrale operativa”, i dati potrebbero poi dare una risposta in tempo reale. Ogni automobilista, grazie a sistemi di navigazione sempre più evoluti, potrà ricevere informazioni su ingorghi ed incidenti. Meno tempo su strada, insieme ad una gestione più efficace dei flussi, significa anche meno incidenti.
Diverse startup hanno dimostrato, come grazie all’analisi dei dati da parte dei cittadini, si possano prendere decisioni strategiche per migliorare la mobilità, dando informazioni utili alle pubbliche amministrazioni.
Tra le startup più famose ci sono Moovit, specializzata nel settore dei trasporti, ma anche Uber, leader nel trasporto privato, che ha realizzato una piattaforma, Uber Movement, che aggrega diversi dati, come il tempo di percorrenza tra un quartiere e l’altro o l’impatto della manifestazioni sul traffico, che potrà essere utilizzata dalle pubbliche amministrazioni per migliorare l’efficienza delle infrastrutture e del trasporto pubblico.
I big data possono rivelarsi fondamentali anche per risolvere il problema di inquinamento e sostenibilità ambientale.
Le città possono raccogliere miliardi di dati sulle fonti di inquinamento e di spreco: edifici, trasporto, energia, gestione dei rifiuti. Ogni cosa può essere ottimizzata.
Sensori e intelligenza artificiale sorvegliano produzioni di sostanze inquinanti, reti elettriche e idriche. Le città potrebbero ridurre le emissioni, far risparmiare litri di acqua per ogni individuo e tanto altro ancora.
Il vantaggio è per tutti, per l’ambiente, per le famiglie, per le imprese ed enti pubblici.
Anche Smart Fenix si sta muovendo nell’utilizzo dei big data per migliorare la tua città, compila il form per richiedere maggiori informazioni.
Comments