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Un potenziamento tecnologico che fa paura. È il 5G il terribile disastro globale di cui, secondo alcuni ambientalisti e non solo, l’uomo è egoisticamente consapevole.

Nei precedenti articoli abbiamo parlato di Quarantena e smog e di come Il Covid-19 cambierà il modo di costruire.

Le superpotenti reti 5G si stanno diffondendo in tutta Italia accompagnate da non poche polemiche sia sulla loro utilità che sull’impatto ambientale oltre che salutistico.

Il dettaglio più importante è la loro potenza e la velocità di trasferimento di dati con ridottissimi tempi di ritardo ed alta efficienza energetica.

Non tutti sapranno che il 5G non servirà soltanto ad una migliore copertura di reti cellulari e internet ma servirà a supportare e garantire prestazioni di una certa importanza, come nella domotica, robotica e servizi di telemedicina con la un miglioramento qualitativo di vita e di servizi.

Tutto questo, che sicuramente molto tempo fa era solo fantascienza, sta invece diventando realtà ed è forse questo che fa temere di più, l’impossibilità di vedere la realizzazione di qualcosa di così “futuristico”.

Alcune delle preoccupazioni sono sicuramente comprensibili, altre invece infondate e fomentate da fantomatici gruppi di attivisti.

Cosa spaventa e cosa c’è di vero riguardo al 5G?

Il problema della sicurezza informatica, del trattamento dei propri dati personali e della loro sicurezza è reale. Non è dunque sbagliato interrogarsi su come e su chi deve vigilare sulle nostre informazioni. A proposito di questa questione sono due le soluzioni che sono state messe in atto da due grandi stati e che benissimo possono essere prese d’esempio, si tratta della Cina e della Russia. Nello stato asiatico hanno introdotto criteri più restrittivi e stanno sviluppando nuovi algoritmi per la crittografia. Nello stato sovietico invece stanno realizzando nuove reti che possano garantire maggiore sicurezza nel trasferimento dei dati.

Sicuramente milioni di dispositivi connessi contemporaneamente e nello stesso spazio ad un unico server fa riflettere, sia sulla quantità di probabili dati che potrebbero circolare sia sulle problematiche connesse all’interferenza con i sistemi che controllano i servizi integrati, ad esempio i trasporti di pubblica utilità.

Però a tutto questo bisogna ricordare i vantaggi che ne derivano, oltre alla velocità anche il miglioramento dei dispostivi e delle reti. Non passerà molto tempo al momento in cui diremo addio alle nostre vecchie care SIM, che verranno sostituite dalle nuove eSIM. Queste, elettroniche appunto, avranno piccoli circuiti integrati nello smartphone o negli altri device elettronici già di fabbrica e saranno molto più difficili da attaccare.

L’ecosistema urbano quali danni subirà all’indomani del 5G?

Il rispetto delle normative internazionali, per la tutela della salute, sono fortemente garantite, per questo le onde radio sono assolutamente sicure. Infatti non a caso, le città come Mosca, già avanti, rispetto alle altre metropoli, nella progettazione e implementazione del sistema 5G hanno creato un laboratorio dedicato al controllo per verificare l’impatto sulla salute e sull’ambiente urbano.

Tornando all’esperienza di Mosca, una tra le prime città al mondo con una rete 5G, hanno creato un laboratorio apposta per verificare l’impatto sulla salute e sull’ambiente urbano. Le autorità russe hanno reso pubbliche le indagini sperimentali condotte a Mosca, dove grazie alla nuova rete 5G, utilizzata soprattutto in medicina, è stato possibile salvare numerose vite umane, agendo ed operando con estrema precisione, grazie alla qualità delle immagini e dei tempi rapidissimi di risposta.

Due tra tutti, degne di menzione e riprese da tutti i quotidiani internazionali, sono state le operazioni a distanza della rimozione di un tumore e di un chip NFC, sotto l’attenta supervisione di una commissione di chirurghi.

Il primo passo per tutte le metropoli e le città che si convertono al 5G è quello dell’interazione tra le reti di vecchia e quelle di nuova generazione e soprattutto come il loro impatto sull’economia e sull’ambiente urbanistico della città possa essere positivo.

Infatti sempre la stessa Mosca sta pensando di sostituire i classici lampioni da strada con nuovi modelli in grado di ospitare anche le nuove antenne mettendo i cavi sottoterra. È stata la prima città ad esempio a trasmettere con il 5G una partita di calcio, seguita in tempo reale e in realtà virtuale dai tifosi.

L’interesse verso le reti 5G è un fenomeno globale. A Tokyo, ad esempio, utilizzano il 5G in aeroporto, per trasmettere video di sorveglianza, mentre a Seoul è usato per creare un ufficio mobile, dove le persone accedono attraverso il riconoscimento facciale.

Pechino e Barcellona hanno invece trasmesso concerti e festival musicali a cui hanno partecipato tantissimi fans e spettatori.

Se vuoi avere maggiori informazioni sull’argomento e sulle nuove reti nelle smart city contattaci subito

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