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Nei precedenti articoli abbiamo parlato di quanto tempo si perde nel traffico e di smart mobility: il nuovo concetto di mobilità nel 2019. Oggi affronteremo un altro importante focus: le smart city.

 

Che cosa sono le smart city?

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Le smart city sono una delle ultimissime tendenze nel campo dell’urbanistica. Una migliore disposizione architettonica e urbana contribuisce in maniera significativa al miglioramento della qualità della vita.

Attenzione però a non circoscrivere il significato “smart” alla sola città “intelligente”. Una metropoli si dice “smart” quando gestisce in modo innovativo le risorse economiche e ambientali, le infrastrutture e anche i metodi di amministrazione.

Uno dei temi più importanti quando si parla di smart city è quello relativo all’ambiente. A Londra, per esempio, nel centro commerciale Westfield, viene impiegata la tecnologia Pavegen che trasforma in energia elettrica i passi delle persone sulla pavimentazione.

Oltreoceano, a Città del Messico, sono state installate delle strumentazioni sulle facciate dei palazzi atte a diminuire l’inquinamento. Tra le smart city troviamo anche città con soluzioni meno avveniristiche come Amsterdam e Copenhagen, dove il bike sharing e le auto elettriche sono diventate un modo per fronteggiare l’inquinamento delle auto.

 

Come si pianifica una smart city?

Qualsiasi progetto di smart city deve basarsi su sei pilastri fondamentali che vanno ad impattare su tutte le direttrici di sviluppo.

  • economy;
  • people;
  • governance;
  • mobility;
  • enrvironment;
  • living

 

Vediamo questi punti uno ad uno. Nell’ambito di smart economy le città smart devono applicare i vantaggi delle opportunità offerte dalle tecnologie ICT al fine di aumentare la competitività territoriale. A tal fine è richiesta una grande predisposizione al cambiamento e alla trasformazione.

Il concetto di “smart people” presuppone la partecipazione, il coinvolgimento, il dialogo, e soprattutto l’interazione tra cittadini e amministrazioni. In tal senso, una città intelligente è una città co-progettata, frutto di un processo partecipativo nel quale gli individui ritrovano la consapevolezza di poter essere co-autori delle politiche pubbliche.

L’asse della smart governance è incentrato sull’adozione di modelli di governo che diano centralità ai beni relazionali e ai beni comuni.  Questo aspetto è legato a quello di smart people. Bisogna sviluppare opportunità per favorire la partecipazione civica nella creazione di valore pubblico, ed operare con modalità totalmente trasparenti.

La mobilità intelligente è una delle dimensioni chiave in cui il paradigma Smart City si articola. L’obiettivo è quello di adottare soluzioni avanzate di mobility management. Un valido esempio è la riduzione del traffico cittadino agendo sui cicli semafori per gestire il flusso di autoveicoli e ridurre le emissioni.

Dal punto di vista ambientale, “smart environment”, è necessario che le città intelligenti incentrino la loro programmazione sul concetto di sostenibilità, tese a ridurre le emissioni di sostanze inquinanti e gas a terra.

Infine, il concetto di “smart living” racchiude i benefici apportati alla qualità della vita all’interno di una città intelligente, grazie alle innovazioni inserite in diversi ambiti che permettano lo sviluppo sociale, culturale e urbano.

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