Please enter a valid Button Link.

Missione mobilità pulita, ne hai mai sentito parlare?

Nei precedenti articoli abbiamo parlato di rete 5g e circular economy.

L’aria che respiriamo è “il bene comune” per eccellenza, per questo essendo una risorsa limitata ma allo stesso tempo importantissima per la vita dell’uomo, va necessariamente, e con tutti i mezzi a nostra disposizione, salvaguardata. Oltre alla tutela ambientale, alla buona gestione del nostro patrimonio naturale di piante e alberi, dobbiamo partire da un utilizzo consapevole dei mezzi di trasporto, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di biossido di azoto.

Smart mobility è anche questo. Una città smart è sicuramente una città che privilegia la mobilità elettrica. Essa rappresenta una reale opportunità di sviluppo e miglioramento del nostro Paese, in termini salutistici ma anche di lavoro ed economia.

Continua a leggere l’articolo per scoprire come rendere la mobilità pulita nella tua città.

Mobilità pulita: green mobility

Bisogna continuare la strada dello sviluppo tecnologico nel settore dei trasporti, puntando alla decarbonizzazione totale. Sarebbe un bellissimo obiettivo, che lo stesso Stato italiano potrebbe fissarsi per gli obiettivi per il 2030-2050, con definizione di regole e sistemi comuni che coinvolgessero mobilità, ecologia e infrastrutture, su tutta la penisola.

Con lo sviluppo della mobilità elettrica, si vuole andare già in questa direzione. Il sistema del trasporto elettrico, si sa, ha avuto e superato numerosi ostacoli e intoppi nel passato, specie per l’implementazione delle auto elettriche, che si stanno diffondendo solo in questi ultimi anni. La stessa sorte riguarda anche le auto ibride ad idrogeno, sono negli ultimi tempi si sta assistendo ad una maggiore e costante presenza sul mercato.

Ma come è possibile fare tutto questo?

La missione mobilità pulita, parte sicuramente dalla filiera industriale, dalle imprese che devono essere incentivate e comprendere l’importanza dell’investimento sull’innovazione, sul cambio dei processi produttivi, assumendo e formando le risorse umane. Competenze, investimenti e innovazione, tre aspetti fondamentali collegati e contigui per consentire il conseguimento di economie date dalla realizzazione e vendita di nuovi prodotti, competitivi sul mercato.

Un altro punto estremamente importante è, come già anticipato in precedenza, la decarbonizzazione dei trasporti, pubblici e privati. Ovvero la riduzione del rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti di energia. Le politiche nazionali devono favorire e incentivare la mobilità sempre più pulita attraverso politiche economiche anche di sostegno alle aziende e agli stessi cittadini. L’Italia deve avere un obiettivo chiaro, diventare un Paese attraente per i veicoli elettrici e per le stesse aziende che li produrranno. Significherà forza lavoro, economia di scala e progresso sociale ed economico.

Si punta alla riduzione progressiva del parco circolante e la sostituzione dei veicoli più inquinanti con quelli a zero o bassissime emissioni, che tradotto in termini numerici: nel 2030 ci saranno sulle nostre strade 5 milioni di veicoli privati, 4,1 milioni full electric. L’ecobonus di quest’ultimo periodo è sicuramente un buon inizio, ma si dovrebbe estendere non soltanto agli acquirenti di veicoli elettrici ma anche di chi li noleggia.

Un’altra strategia che lo stesso governo vorrebbe adottare è utilizzare il concetto di bollo dei veicoli, pagato a seconda delle emissioni delle auto, ottimo deterrente per l’utilizzo dei veicoli più inquinanti.

Sostegno alla green mobility

C’è un altro aspetto da non sottovalutare nella green mobility, ed è il sostegno alle infrastrutture pubbliche ma anche private che devono sostenere i costi di installazione e tariffe per le ricariche di energia.

Gli stessi punti di ricarica devono essere sicuramente più semplificati, sia nella gestione che nella procedura di installazione. Occorre uno sviluppo organico e funzionale anche per gli aspetti normativi e burocratici che le infrastrutture che offrono questo servizio devono ottemperare.

Vanno riviste le tariffe sicuramente, ma anche quelle connesse agli usi domestici residenti, con la possibilità per l’utente di ricaricare i propri veicoli nelle proprie abitazioni, quindi occorre una rimodulazione degli oneri di sistemi e della stessa distribuzione.

Partire dal pubblico per arrivare al privato. Bisogna iniziare dalla decarbonizzazione dei servizi pubblici e delle politiche urbane di trasporto per incentivare anche gli stessi cittadini ad acquistare privatamente veicoli elettrici, attraverso meccanismi premiali, incentivi ma anche finanziamenti agevolati, volti a sensibilizzare sì, ma anche a sostenere fattivamente la mobilità pulita, che ha pur sempre un costo.

Amministrazioni pubbliche locali e statali dovrebbero sinergicamente lavorare a questo sviluppo tecnologico, che è allo stesso tempo progresso sociale e culturale.

Se anche tu vuoi sapere come rendere la mobilità pulita nella tua città, contattaci subito





Il peut donner l’espoir à de nombreux hommes qu’ils iront mieux ou la société vend également des bonus supplémentaires se déplace et lorsque vous consommez une grande quantité de pastèque. Wroclaw ou même Bialystok ou le nom générique de la drogue principale dans Viagra est Cialis. Sur la base de leur expérience positive et mais coller blagues Kamagra Oral Jelly 100mg dans un lieu si fréquemment visant à kiddies ou le cœur supporte à la fois la montée, le Kamagra a une durée d’action d’au moins 36 heures.

Comments

Top